L'ICSU interviene contro le restrizioni alla "libertà nella conduzione della scienza"

In risposta alle varie forze sociali e politiche, sia nelle nazioni sviluppate che in quelle in via di sviluppo, che rappresentano potenziali minacce al principio fondamentale della libertà universale nella conduzione della scienza, l'International Council for Science (ICSU) intraprenderà una revisione completa dell'attuale situazione.

RIO DE JANEIRO, Brasile-ICSU esaminerà tre aspetti specifici di questo problema: minacce esistenti ed emergenti alla libertà; la portata dei problemi attuali e potenziali in tutto il mondo; e raccomandazioni per rispondere alle esigenze dei singoli scienziati che devono far fronte a limitazioni o restrizioni particolari e identificare responsabilità parallele.

"Durante il dibattito pubblico scoppiato nel Regno Unito in merito alla collaborazione scientifica con studiosi israeliani (aprile 2002), l'ICSU ha rilasciato una dichiarazione* riaffermando il nostro impegno per il principio della libertà universale", afferma il dott. James Dooge, ex presidente del comitato permanente dell'ICSU Libertà nella condotta della scienza (SCFCS). "Tuttavia, nel suo rapporto all'Assemblea generale dell'ICSU, l'SCFCS ha chiaramente delineato molte altre preoccupazioni urgenti".

Ad esempio, in seguito agli attacchi terroristici del settembre 2001 a New York, gli Stati Uniti stanno implementando misure di sicurezza che rendono più difficile per gli scienziati di determinate nazioni ricevere in tempo utile visti di viaggio per conferenze scientifiche. ICSU raccomanda che tali problemi siano affrontati in modo proattivo. In effetti, il 27 settembre 2002, l'allora presidente Dr. Hiroyuki Yoshikawa ha scritto una lettera al Segretario di Stato americano Colin Powell per sollevare le preoccupazioni dell'ICSU e avviare un dialogo sul raggiungimento di accordi reciprocamente accettabili.

Allo stesso tempo, l'ICSU si impegna a garantire che i singoli scienziati riconoscano le responsabilità associate ai diritti delineati nel principio della libertà nella condotta della scienza. Pertanto, si impegneranno a rafforzare la necessità per gli scienziati e gli organizzatori di conferenze di fornire informazioni adeguate e concedere tempo sufficiente per l'elaborazione delle domande di visto, ecc.

La dichiarazione dell'ICSU sulla libertà nella conduzione della scienza copre tre aree critiche: libertà di perseguire la scienza e di pubblicare i risultati; libertà di comunicazione tra scienziati e di diffusione di informazioni scientifiche; e la libertà di circolazione dei materiali scientifici.

L'SCFCS crede fermamente che le questioni globali attualmente nell'agenda scientifica richiederanno una maggiore collaborazione multidisciplinare e internazionale. Ritiene inoltre che restrizioni come quelle sopra descritte avranno un impatto negativo sul valore complessivo della scienza, sia a livello nazionale che internazionale.

"Vogliamo esaminare queste domande da tutte le parti e trovare modi per lavorare con i governi e i responsabili politici per garantire che i diritti universali degli scienziati rimangano intatti", afferma il dott. Peter Warren, presidente dell'SCFCS. "Questo è fondamentale per la missione dell'ICSU di perseguire la scienza per la società su scala globale".

VISUALIZZA TUTTI GLI ARTICOLI CORRELATI

Salta al contenuto