Sette principi per l'editoria scientifica

I numerosi problemi con la moderna pubblicazione accademica sollevano dubbi sul fatto che il sistema soddisfi le sue aspettative di registrare e comunicare efficacemente al pubblico i frutti dello sforzo scientifico.

Sette principi per l'editoria scientifica

Il nuovo rapporto "Aprire il record della scienza: fare in modo che l'editoria accademica lavori per la scienza nell'era digitale" propone sette principi chiave per l'editoria scientifica per guidarla in avanti.


Capitolo 2: “Principi per l'editoria scientifica”

Leggi il rapporto completo: Aprire il record della scienza: rendere l'editoria accademica per la scienza nell'era digitale. Parigi, Francia. Consiglio scientifico internazionale. DOI: 10.24948/2021.01

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Principio I: Accesso aperto universale

La documentazione della scienza pubblicata è una fonte vitale di idee, osservazioni, prove e dati che forniscono carburante e ispirazione per ulteriori indagini ed è una parte profonda dell'edificio della conoscenza umana.

Quel record, compresi i cataloghi arretrati degli editori, dovrebbe essere considerato un bene pubblico globale, apertamente e perennemente libero di essere letto da cittadini, ricercatori e tutte le parti interessate della società.

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Principio II: licenza aperta

Il progresso della scienza dipende dalla capacità di accedere e interrogare prove e conclusioni del lavoro passato. Le licenze aperte aiutano a promuovere la responsabilità e la tracciabilità, consentono agli autori di continuare a trarre vantaggio dal loro lavoro e massimizzano la misura in cui il lavoro può essere costruito da altri. Tuttavia, quando si inviano a riviste, agli autori potrebbe essere richiesto di trasferire il copyright agli editori.

Poiché le nuove tecnologie migliorano la capacità di interrogare l'intero record della scienza per scoprire nuove conoscenze, i percorsi per accedere alle risorse che potrebbero facilitare tale scoperta dovrebbero essere aperti a tutti, senza limitazioni di licenza o capacità di pagamento.

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Principio III: revisione paritaria rigorosa e continua

La crescita del numero di pubblicazioni e la diversificazione dei loro formati e la necessità di una rapida revisione in tempi di crisi ha aumentato le richieste dei revisori, che non ricevono alcuna ricompensa tangibile per il loro lavoro.

È importante ripensare i processi di revisione tra pari, che sono parti essenziali del processo di curatela per sottoporre il lavoro accademico, la ricerca o le idee di un autore al vaglio di esperti indipendenti nello stesso campo.

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Principio IV: supporto dei metadati

I dati e le osservazioni supportati dai metadati devono essere disponibili per il controllo quando viene pubblicato un concetto per il quale forniscono prove. Questi processi sono vitali per consentire ad altri di testare la logica e tentare di replicare l'esperimento o l'osservazione.

Questo principio è essenziale per il mantenimento del processo di autocorrezione scientifica. L'adesione ad essa farebbe molto per risolvere l'epidemia di non riproducibilità che ha caratterizzato l'ultimo decennio.

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Principio V: Accesso da parte delle generazioni future

Il registro della scienza è una parte essenziale dell'eredità dell'umanità e dovrebbe essere mantenuto in modo tale da garantire l'accesso alle generazioni future. Poiché la maggior parte delle biblioteche non detiene più grandi raccolte fisiche, ma gestisce piuttosto l'accesso a molte risorse online, esiste il pericolo che l'accesso a tali risorse digitali possa essere perso.

C'è un forte caso per una rete coordinata di biblioteche digitali dedicate alla conservazione della documentazione scientifica, senza una clausola di caducità, e governata dalla comunità scientifica e dalle sue istituzioni e non da enti commerciali.

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Principio VI: rispetto delle varie tradizioni di pubblicazione

Sebbene sia chiaro che nessuna taglia è adatta a tutti, è importante che tutti siano in grado di concordare che contribuire al bene pubblico globale è uno scopo condiviso e che i processi di pubblicazione dovrebbero evitare di creare silo tra le discipline.

Non sarebbe pratico insistere su standard comuni per la pubblicazione tra le discipline scientifiche, ma è importante che le riviste siano esplicite sui loro standard e che vi aderiscano.

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Principio VII: cogliere le opportunità

La rivoluzione digitale ha creato nuove opportunità per migliorare la scoperta e la diffusione di nuove conoscenze in modi più efficaci ed efficienti e nuove sfide che devono essere superate.

Il sistema di pubblicazione scientifica deve essere in grado di adattarsi continuamente e sfruttare nuove opportunità che soddisfano i principi qui esposti e di evitare nuove minacce alla sua integrità, piuttosto che essere inflessibile e insensibile.

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Leggi tutti e sette i principi in modo più dettagliato in Capitolo 2: “Principi per l'editoria scientifica” oppure accedi alla pubblicazione completa di seguito.

Capitolo 2: “Principi per l'editoria scientifica”

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